Batalha 

Nuno Moita & Matteo Uggeri: Batalha


REVIEWS


Joe Sannicadro, A Closer Listen

Easily one of my favorite releases of the 2013, this should absolutely not be missed.  In fact, before you read any further, I insist you hit play.



kapnosFresh on the heels of his beautiful solo disc for Fluid-Audio (Four Steps on Point, a stunning suite of compositions drawing on field-recordings and violin reflecting on a painful recovery from a spinal hernia on the eve of his wedding night) Old Bicycle and Grey Sparkle present Batalha, a collaboration with the Portuguese turntablish and laptop musician Nuno Moita. Moita sent Uggeri recordings made from various analog sources, electronic pulses and crackles.   Italian field-recordist and soundscape master that he is, Uggeri re-worked that material with a variety of field-recordings.

Batalha means battle in Portuguese, in this case referring to the battle between nature and machine. Of course the relationship between man and nature and man and machine has been the impetus of a great many works, but Moita and Uggeri play with form here a bit. Our understanding of Nature is a relatively recent construction, emerging along with Industrialization as it’s other. Here natural sounds are cast as provoking anxiety, where as the mechanical sources are soothing and bring relief from the stress of the former. Barking dogs and buzzing insects, irregularly lapping water and other natural sounds remind us of the ways in which our image of  the  peacefulness of nature is often willful idyllic fantasy.

http://acloserlisten.com/



JKH,
Vital Weekly

Bathalha means “battle” in Portuguese and is a collaboration between Nuno Moita from Portugal and Matteo Ugerri from Italy. Both musicians work in the electronic experimental field of music. Nuno Moita is besides musician also owner of some labels and organizes the Sonic Scope festival and the audio-visual festival Mascavado. Matteo Uggeri is most known as member of Sparkle in Grey but plays also in several other musical projects. The album is based of recordings of turntable crackles and soundscapes of Moita. Uggeri mixed these sounds with field-recordings of animals and machines. The idea of the album is the battle between the forces of nature and machines, between the analog and digital world, between noise and sweetness. The five compositions have been recorded in 2006 and 2007 and is released six years later. The cover of the album is hand stamped and hand painted, which gives the release a personal touch. The idea of the album is not a new one, but in this case it has worked out well. The abstract electronic sounds fit well with the clear barking of a dog, fireworks cracks, running water and all kind of other sounds. The album starts with the track “Annoying Animals” and is full of cracks, some minimal electronic sounds and the sound of a mosquito. Musical it is a mix of some relaxing tones and tones which gives you awareness. The following “Aggressive Waters” is indeed very aggressive and starts with falling water and other noises and flows into some electronic repeating beats and a hanging needle in a record. “The battle is won” starts with sounds of a street-party with some fire-work cracks and flows into an annoying sounds like edited the sound of crickets and cocks and ends into abstract electronics. The last track “Machines help us” is a nice mix of field-recordings of machines and ongoing pulsing tones and white noises. I do not know if there is a battle between the different world as the musicians claim. When I listen to this album I do hear more a collaboration and harmony between the different worlds. Anyhow… the result is a nice experiment in which two musicians with different backgrounds create a solid album.

http://www.vitalweekly.net/910.html


Francesco Cerisola, Iyezine

Matteo Uggeri, che avevo perso di vista dopo il disco insieme a Bob Corn, ritorna, accompagnato dal portoghese Nuno Moita, con Batalha. Il nuovo lavoro, composto da cinque brani e in uscita per Old Bicycle Records, mescola con sapienza elettronica e field recordings.

Apre l'opera il caldo e timido crepitare di Annoying Animals (Pt. 1) che, nascondendo sullo sfondo versi di animali, si schianta contro il fragore liquido di Aggressive Waters (come essere travolti da una cascata d'acqua, dalla prima all'ultima goccia). Annoying Animals (Pt. 2), dai toni più algidi e artificiali, nonostante lasci la parola anche a cani, oche e galline, introduce, tra petardi, vociare diffuso, campane e una componente elettronica che si fa sempre più centrale, i presunti festeggiamenti di fine guerra di The Battle Is Won. Machines Help Us, infine, con il suo ripetitivo ondeggiare e accarezzare, ci accompagna fino alla fine del disco lasciando intravedere la realtà circostante solo nello sporadico rumore del passaggio di qualche auto.

I cinque pezzi costruiti da Nuno Moita e Matteo Uggeri, pur slegandosi completamente dal concetto canonico di canzone, risultano di facile ascolto e carichi di contenuto. Non ci troviamo di fronte a rumori ed elettronica mescolati a caso, ma a un sapiente incrocio fra elementi generati dal “nostro mondo” (field recordings) ed elementi generati dal “mondo delle macchine” (l'elettronica). Insomma, un affascinante viaggio incentrato sul confronto fra dimensioni differenti. Molto interessante.

http://www.iyezine.com/


Maurizio Incingoli, The New Noise

Una sorta di trasfigurato e inquietante “La Fattoria Degli Animali” in musica questo Batalha, nato dal sodalizio dello Sparkle In Grey e Der Einzige Matteo Uggeri col musicista elettronico lusitano Nuno Moita (scopro dal solito Discogs che si cela dietro le etichette Grain Of Sound e Ristretto). Cinque composizioni che in fondo sono una serie di tosti cut-up ricavati da field-recordings raccolti tra Lisbona e l’Italia. L’elaborazione di tutto il materiale collezionato non deve essere stata facile, presumo che sbrogliare la matassa sia stato lavoro ostico, però i due, che hanno una certa esperienza, si sono dimostrati capaci di riprendere un discorso intrapreso nel 2006/7 e di riattualizzarlo alla luce di un mastering nuovo di zecca. “Annoying Animals Pt.II” è pezzo dalla tinte industrial (addirittura sottilmente “harsh”) che al suo interno ospita latrati di un cane, gemiti di un bimbo (o almeno così sembra) e rumori di legno che sbatte contro qualcosa, non mancano i passi di qualcuno ed altro ancora (in “The Battle Is Won” fanno capolino fuochi d’artificio e le campane di una chiesa). Non fatevi però ingannare dalla mia descrizione piuttosto oggettiva di quello che potete sentire, il disco è meno scontato di quello che sembra, anzi si fa notare per una buona propensione nell’evocare scene mentali di un essere umano che elabora i ricordi in modalità random mentre riposa (per usare un’abusata metafora). Quindi siamo di fronte ad un lavoro fortemente immaginifico, che magari non risulta poi così originale, ma le frecce al suo arco le conserva tutte. Come è tradizione, poi, l’artwork e il packaging del disco sono un piccolo gioiello di rara raffinatezza.

http://www.thenewnoise.it/nuno-moita-matteo-uggeri-batalha/


Giuseppe Verticchio, Oltre il Suono

Debbo confessare che è da un po' di tempo che ho perso le "tracce" di Matteo Uggeri. In realtà in questi ultimi anni mi è capitato spesso di vedere il suo nome all'interno di diversi progetti collaborativi, comunque mediamente interessanti e per lo più insieme ad altri artisti italiani, che lo hanno visto in qualche modo partecipe. Nonostante questo è dal lontano 2006, anno di pubblicazione del CD  "di esordio" "Un'estate senza pioggia" (titolo però riferito all'estate del 2003, occasione in cui ho avuto modo di conoscerlo di persona) che non ho più avuto modo di ascoltare un CD del "solo" Matteo, o Hue che dir si voglia. Sicuramente mi sono perso qualcosa… e infatti andando a documentarmi sul suo sito scorgo la recente pubblicazione del nuovo EP in edizione limita e della breve durata di circa 20 minuti a nome Matteo Uggeri, "Four Steps on Points", il quale, effettivamente, sembrerebbe essere il primo lavoro non collaborativo ufficialmente pubblicato su CD dopo il già citato "Un'estate senza pioggia" del 2006. Per questa ragione, nonostante siano passati parecchi anni da allora, in tutto questo tempo non sono comunque mai riuscito a "focalizzare" in modo sufficientemente "nitido" l'attività e le "virtù" (per così dire…) di Matteo Uggeri, né a scovare, all'interno dei suoi vari album collaborativi, quegli elementi chiari e distintamente "caratterizzanti" che consentono abitualmente di farsi un'idea precisa su un singolo artista, piuttosto che non sui vari progetti collaborativi di cui ha fatto parte.

In attesa della pubblicazione di un auspicato futuro "full lenght" CD del solo Matteo, colgo comunque con piacere l'occasione per recensire il presente "Batalha", ancora una collaborazione, questa volta in compagnia del portoghese Nuno Moita, il quale ha fornito la parte preponderante di suoni elettronici (analogici, digitali) e registrazioni "di base", successivamente "assemblate" da Matteo Uggeri con aggiunta di proprie field recordings, e ulteriormente valorizzate in una terza fase dal lavoro di mastering di Edo Grandi. Prescindendo dalla quantità e qualità dei singoli apporti individuali, il CD nella sua forma complessiva risulta davvero di grande impatto. Le miscele di suoni elettronici e field recordings sono estremamente efficaci, e la costruzione dei brani, nella loro progressione, riesce a creare e mantenere costante per l'intero ascolto del CD un senso di evoluzione-tensione-drammaticità, dai connotati quasi-musicali, che difficilmente si riesce trovare in altri CD di genere analogo, o che comunque condividano con il presente "Batalha" modalità di approccio e tipo di sorgenti sonore.  Fortunatamente la corretta "misura" nell'utilizzo delle parti elettoniche, ma ancora di più il buon "gusto" nella scelta di suoni e timbri "giusti" che non dipingano le "solite" sterili, noiose e anonime cacofonie glitcheggianti poggiate su field recording "nonsense", rendono particolarmente efficace un CD che, altrimenti, non avrebbe potuto aggiungere molto a quanto è possibile ascoltare attualmente nella medesima "scena". Personalmente ho trovato soltanto un po' fuori "luogo" e "disturbanti", se non dal punto di vista "concettuale" sicuramente dal punto di vista più "musicale", cani, galline e campane di chiesa inserite un po' troppo "disinvoltamente" (seppure solo in brevi tratti…) tra le pulsanti trame sonore CD… Va bene, come spiegato nelle note a corredo del CD ricevuto, il concept basato sulla "battaglia" tra le forze della natura e quella delle macchine, nella cui tenzone inaspettatamente si scopre corrispondere un senso di conforto e sollievo alla parte "artificiale" e un senso di ansia e stress a quella "naturale". Ma se in termini pratici questo deve tradursi in un forzoso e "improbabile" inserimento sonoro di latrati ed avicolo chiocciare… nel prossimo CD ci troveremo comunque sicuramente tutti a parteggiare per le macchine. 

In ogni caso un buon CD, peraltro elegantemente presentato in una pregiata e ben realizzata confezione in cartoncino.

http://www.oltreilsuono.com/







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