Lia Vassalli - Teatro

Progetto teatrale

Selinunte 18 luglio 1999

G e n e s i s
Incontro con la poesia visiva.

PREMESSA

parlare di una performance teatrale multimediale potrebbe sembrare superfluo essendo il teatro la scatola che già contiene tutti i linguaggi possibili dell'arte, quindi il senso di multimedialità è dato proprio dalla perdita del limite stabilito da un linguaggio , nel suo superamento, e nel suo estrinsecarsi in altro. Nell'atto "creativo" vi è la matrice comune ad ogni possibile diversa manifestazione. Ognuno di noi ha in sé le possibilità. Il sogno e la poesia risiedono nell’uomo come parte del proprio spirito, sono solo i tempi di maturazione ad essere diversi e diversi i loro frutti. Le opere dovrebbero risvegliare il "dormiente", "il bambino", tutti i perché della vita ed aprirci allo stupore . L'utopia non è del presente ma aiuta a superarlo perché in essa risiede la speranza che qualcosa possa mutare nei ritmi che scandiscono la vita. Ecco come persone lontane per età ed esperienza si ritrovino ad un punto comune di espressione poetica e di elaborazione del concetto d'arte. Nulla è la poesia e la parola altrui se questa non ti conduce alla tua. Ogni sapere è dimenticato e lontano . bisogna scendere nel cuore ,al buio, nel battito profondo , nella sua pulsione . Un immersione :... nel mare..... nel vento........... nel ritmo.......... incessante ........della........v i t a

                           

Il soggetto

E prima fu il S U O N O che squarciò il buio facendosi luce

che cadde come pioggia di pensieri e si fece forma

che si sgranò nell'aria e fra le cose e si fece voce

voce delle cose e fra le cose

e fra le cose prodotte dal suono-pensiero

il pensiero-uomo .

Un viaggio fra i segni alla ricerca del punto d'origine . dell'alveo cui trovare ristoro

la possibilità di esistere al di là del respiro e del tempo .Chiudere il cerchio significa ritornare al punto.

Un racconto attraverso gli elementi primari :

- il suono

- la luce

- la materia: corpo – segno - parola

Una formulazione ipotetica e poetica di come dai segni primari nascano e si formulino segni organizzati e di "comunicazione".

Il corpo - la luce - e il suono quindi come forme nello spazio, attori dello spazio .

La luce: il pieno ed il vuoto come il giorno e la notte che si rincorrono e si alternano: due amanti che non possono mai raggiungersi perché l'uno esclude l'altro.

L’impossibilità alla compenetrazione dei dissimili diviene l' estenuante ricerca di un'unità irraggiungibile.

Come il l respiro che stabilisce il movimento a cui è legata la vita.






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