The Next Wait 
Matteo Uggeri


REVIEWS

matteo uggeri the next wait infractionFrans De Waard, Vital Weekly

Here's more domestic music (see also elsewhere), this time centring about the time when Matteo Uggeri and his wife Gaia were expecting their first child. That was in 2013. There were some (unspecified) "little obstacles and troubles", and Uggeri dealt with them by recording music. He called in the help of a bunch of friends, such as Maurizio Abate (guitar), Enrico Coniglio (guitar and organ), Andrea Serrapiglio (cello) and Christiano Lupo (bass).

Various singers were employed, such as Dominique van Capellen-Waldock and Jenny Oakley.

This is at thirty-three minutes quite the short album, but what's pressed on this disc (also available as LP and 7"; the latter also available as a bonus CDR with the first 100 copies) is quite vulnerable music. This is not your standard ambient record, which is perhaps something you would expect from this label. This is a combination of ambient music, field recordings, voices, folk music even (in 'A Lot Of Last Things To Be Done', with its acoustic guitar sounds, sparse as they are), covering a lot of space; quiet space, like the house, is already closing down awaiting a baby and one has to remain quiet (there is a bit of experience in writing these words, when it comes to having a newborn around the house) for some time of the day.
Then the silence is also broken with some powerful singing (quiet still) in 'Attesa' and the 'cover' of Black Flag's 'Family Man', along with samples from a movie. The final three pieces flow right into each other and are slowly meandering about with sounds from the quiet house, a piano, and some sparse electronics and convey some great beauty.

On the bonus CDR (7") we find two more pieces and seeing this called 'After The Wait', with titles being 'Milk Flow' and 'Out', we assume this is careful postnatal celebration of new life and while not entirely jubilant music, this is something of a release, a return to 'daily' job of composing music. 'Out' has a carefully picked but powerful guitar and throughout there wasn't a cry a baby to be heard. Perhaps that would have made it too personal? I am not sure, but I kinda loved that absence, odd as it may seem. (FdW)

http://www.vitalweekly.net/1204.html


Philippe Blache, IglooMag

Next to his creative contribution for his shoegazing chamber rock project Sparkle in Grey, the sound artist Matteo Uggeri invests himself in sound poetry of everyday life, organized around a vast array of personal field recordings and concrete noises meticulously arranged in a story-telling way.

“The Next Wait” is an intuitive and sensitive exploration through emotional and distinctive sonic worlds where colorful and transportive acoustic tones, guitar tricks, random then classical-infused piano waves, plaintive sinuous strings, vaporous vocals and reverbed electronic elements are rolling in dense clouds of emotions, subtly turned into memory, serenity, dream, desire and hopeful melancholy.

This palette of vibrant textures, processed noises and tranquil detached melodies can easily seduce fans of sculpted ambient works with an impressionistic quality and a light sense of dreaminess / experimentalism. This album is not far from his previous efforts but it suggests more an open window on melodiously charged emotions and song-like impulse, the melodies are strong enough to escape from the experimental music belonging.

https://igloomag.com/reviews/matteo-uggeri-the-next-wait-infraction


Paola De Angelis e Nicola Catalano, Radio Rai 3, Sei Gradi

16/12/2019

Sei Gradi - Radio Rai 3 - Matteo Uggeri

https://www.raiplayradio.it/audio/2019/12/SEI-GRADI-16122019


Raffaello Russo, Music Won't Save You

Per un artista abituato a dosare nelle proprie opere tempi e sospensioni tra note, il concetto di attesa costituisce parte integrante di un linguaggio sonoro che ogni volta rinnova la propria fisionomia. Quella raccontata a suo modo da Matteo Uggeri in “The Next Wait” è tuttavia un’attesa estremamente personale, che filtra componenti emotive attraverso contenuti espressivi realizzati attraverso la condivisione con numerosi altri musicisti.

Puntualmente descritta nelle note che vi sono allegate, la genesi dell’album risale al 2013, nel periodo di attesa (appunto) della nascita della prima figlia di Uggeri, e nella sua seconda metà si svolge in quello ad essa successivo. La particolarità dei momenti vissuti, che porta con sé un’inevitabile dose di ansie e preoccupazioni, ma anche un ventaglio di sensazioni delicatamente umane, è stata tradotta dall’artista milanese in sei brani, ripartiti in due parti ben distinte, la prima delle quali rappresenta l’attesa propriamente detta, mentre la seconda quella di ogni singolo minuto ed evento della quotidianità ad essa successiva.

A tale ambivalenza corrisponde quella delle sensazioni che promanano dal lavoro, frutto di un’ampia condivisione creativa, che ha incluso non soltanto altri musicisti sperimentali italiani, quali Maurizio Abate (chitarra), Enrico Coniglio (chitarra e organo), Andrea Serrapiglio (violoncello) e Cristiano Lupo (basso), ma anche le voci femminili di Dominique Van Cappellen-Waldock e di Jenny Oakley, oltre a quella della stessa moglie di Uggeri, Gaia Margutti, che definisce una versione completamente destrutturata di “Family Man” dei Black Flag. Il piccolo ensemble così costituito realizza dunque un’ideale sinfonia dell’attesa, nella prima parte percorsa da latente tensione e a vocalizzi di spettrale lirismo, nella seconda animata da una delicatezza sospesa, definita da una varietà di minute stille acustiche, innestate su una melodia pianistica dell’artista giapponese Mujika Eisel.

Quale condivisione di esperienze e sensazioni personali, “The Next Wait” rappresenta in maniera immaginifica i vari momenti del percorso dell’artista dalla tensione dell’attesa alla consapevolezza della sua infinita replica, sotto diverse forme, mirabilmente rispecchiata da un approccio istintivo a un’elettro-acustica tutt’altro che concettuale, bensì dotata di profondi contenuti umani.

https://musicwontsaveyou.com/


Paolo Bertoni, Blow Up

the next wait uggeri blow up

 


Peppe Trotta, So What?

Tempo che si dilata mentre si aspetta ciò che sancirà un nuovo corso, frangente pervaso di sensazioni altalenanti che immancabilmente scandiscono il lento scorrere divenendo parte integrante del momento di passaggio. È dall’attesa più radicale, dalla fase che ha preceduto l’arrivo di una nuova vita di cui sarà responsabile che Matteo Uggeri ha tratto la linfa da cui scaturisce il suo nuovo lavoro, percorso sonoro la cui origine risale al 2013, anno di arrivo della sua primogenita, e che adesso trova infine definitiva forma.

Ripartito in due sezioni corrispondenti ai due distinti momenti della gravidanza e del periodo susseguente alla nascita, “The Next Wait” raccoglie e traduce in suono il coacervo di emozioni in chiaroscuro avvertite dal musicista durante questa importante fase della sua vita. Un racconto intimista, profondamente personale ma non solitario, sviluppato con l’ausilio di un gruppo di artisti che hanno in vario modo contribuito a rendere più vivido e sfaccettato l’universo sensoriale vissuto. Alle modulazioni armoniche plasmate da Uggeri si intrecciano così con estrema coerenza le trame chitarristiche di Maurizio Abate, gli interventi di Enrico Coniglio, la voce del violoncello di Andrea Serrapiglio e le risonanze del basso di Cristiano Lupo.

Ulteriore forza e colore, nella prima parte del lavoro, deriva dalla presenza dell’eterea vocalità di Dominique Van Cappellen-Waldock e di Jenny Oakley a cui fa eco il canto di Gaia Margutti, moglie di Uggeri, nella radicale rivisitazione di un brano dei Black Flag posta al centro del percorso. Da qui in poi l’atmosfera perde il flebile senso di inquietudine presente nel tratto iniziale per muovere verso toni più fragili e rarefatti che permeano il trittico conclusivo costruito a partire dalle risonanze pianistiche composte da Mujika Eisel.

Un delicato quadro dedicato alla gioia e all’affanno della vita che si rinnova.

https://sowhatmusica.wordpress.com/


Brainwashed radio

Episode 428: August 11, 2019

Purple Mountains, "Darkness and Cold" (Purple Mountains) 2019 Drag City
Silver Jews, "Inside the Golden Days of Missing You" The Natural Bridge 1996 Drag City
Stephen Mallinder, "Working (You Are)" (Um Dada) 2019 self-released
Matteo Uggeri, "Family Man" (The Next Wait) 2019 Infraction
Adam Bryanbaum Wiltzie, "Scenes from a Daughter's Disappearance" (American Woman (Original Motion Picture Soundtrack)) 2019 Artificial Pinearch
Wolfram, "My Love Is For Real (feat. Haddaway) [Moscoman Remix]" (My Love Is For Real) 2019 DFA
Carla dal Forno, "Took a Long Time" (Look Up Sharp) 2019 Kallista
Purling Hiss, "Useful Information" (Interstellar Blue EP) 2019 Drag City
Philippe Besombes, "La Plage" (Libra) 1974 Pole / 2019 Finders Keepers
Esplendor Geometrico, "Accion Automatica" (Polyglophone) 1997 Geometrik
Emptyset, "Petal" (Blossoms) 2019 Thrill Jockey

https://www.mixcloud.com/brainwashedradio-thepodcastedi/episode-428-august-11-2019/


A. Kaudaht, African Paper

Zu den vielen Impulsen, eine künstlerische oder musikalische Arbeit zu erschaffen gehören – natürlich – auch persönliche Erfahrungen und intensiv erlebte Abschnitte der Biografie, auch wenn dies nicht immer bewusst vonstatten geht und zur Programmatik erhoben wird wie im Fall von Matteo Uggeri. Der Musiker, den viele unserer Leser von seiner Band Sparkle in Grey und deren Kollaboration mit Controlled Bleeding kennen, verarbeitet auf "The Next Wait" die Zeit unmittelbar vor der Geburt seines ersten Kindes und die vielen Umstellungen, die diese Umbruchsphase für ihn und sein als spielerisch verstandenes Musikerdasein bedeutete.

Jetzt könnte man das Ganze als nebensächliche Trivia betrachten und sich stattdessen nur auf die Musik konzentrieren, doch Uggeri stellt den thematischen Rahmen neben diese ins Zentrum und gestaltet das Album mittels Tracktitel, Samples und Textmaterial als eine zeitliche Episodenfolge, die ihren Ausgangspunkt da nimmt, wo die Umstellung fast schon als fataler Endpunkt erlebt wird. "A Lot of Last Things to Be Done…" das neben plätscherndem Wasser und gackernden Hühnern mit einem gesummten Kinderlied beginnt, lässt eine ambivalente Stimmung entstehen, indem das nette siestaartige Picking der locker gespannten Gitarrensaiten immer unbestimmter und rauer, der anfangs einlusslende Gesang immer klagender wird. Feldaufhahmen von keuchenden und ratternden Sounds, die wie aus dem Kreissaal wirken, und mysteriöse schritte auf Kies lassen "Attesa" mehr wie ein Film ohne Bild als wie ein Hörspiel wirken, und auch der dunkle, eindringliche Gesang von Gastsängerin Dominique Van Cappellen-Waldock bringt keine Klarheit in das düstere Szenario.

Im Zentrum der Platte steht eine Neuinterpretation von "Family Man", der Titeltrack des Black Flag-Albums von 1984 Aus dem rebellischen Spoken Words-Track über das Ende des Rock'n'Roll aus dem Geiste der Kastration und des Familienidylls wird, u.a. durch nur leichte Modifikationen des Textes, eine derangierte Ballade aus dem Blickwinkel der Frau, die den Swinging Man im Family Man ganz illusionslos weiterleben lässt.

In gebrochener Besinnlichkeit, mit dem mal darkjazzigen, mal kristallin hochtönenden Piano des Japaners Mujika Eisel und smoothen Drones lassen die Tracks der zweiten Seite, auch wenn sie die rumpelnden und plätschernden Samples des ersten Teils mitnehmen, die Szenenfolge zwar ohne Kitsch, doch auch ohne Frust ausklingen.

http://africanpaper.com/2019/12/14/matteo-uggeri-the-next-wait/


Mario Biserni, SandSzine

Non so proprio da dove iniziare questa recensione; una recensione non facile, e per di più scomoda, dacché Matteo Uggeri è un caro amico e l’eccesso in un senso o nell’altro è chiaramente un rischio concreto.
Bene, mi prendo il rischio e nell’incertezza inizio dalle conclusioni: “The Next Wait” è un disco bellissimo.
E sincero.
Non è infatti un caso se Uggeri firma questo disco con il proprio nome, e non con uno dei vari moniker da lui spesso utilizzati, dal momento che questo sembra essere il suo lavoro più autentico e rappresentativo. È come se in altre occasioni avesse indossato una maschera destinata a nascondere il suo vero volto, presentandocelo come una specie di jack lo squartatore. Giù la maschera, quindi, ed ecco apparire il vero Matteo Uggeri, creatura delicata e poetica. Un chiaro caso di dottor Jekyll e mister Hyde, dirà qualcuno, non sapendo con ciò quanto è lontano dalla realtà. L’unico Matteo Uggeri è il dottor Hyde di questo disco, oltre a esso ci sono solo vari personaggi fittizi che il nostro talvolta si cuce addosso, pertanto con ottimi risultati, ma appartenenti tutti alle sfere della finzione.
Ecco quindi il vero Matteo Uggeri, nudo e crudo, impegnato a scardinare le nostre difese con un disco leggiadro e, forse, malinconico, comunque sempre animato da una mostruosa ricercatezza intrinseca.
I suoni brut, mai utilizzati a sproposito, si sposano con chitarre arpeggiate, violoncello, pianoforte, organo, basso e voci, e significativa è la partecipazione di validi strumentisti come Maurizio Abate, Enrico Coniglio, Andrea Serrapiglio e Kana Tatsumi.
“The Next Wait” è uscito in più versioni, LP, LP + 7”, CD e CD + mini CD-R, la più appetibile delle quali mi pare quella comprendente un LP e un’appendice a 7” con tre parti ben distinte distribuite nelle due facciate del discone (“First” e “Second Wait”) e nell’EP allegato (“After The Wait”).
Un’ultima segnalazione per le belle immagini della confezione scattate da Adriano Zanni, mentre l’elegante grafica è dello stesso autore.
Gran bel disco, torno a dire, e se dovessi stendere un paragone lo farei con My Dear Killer. E son sicuro che Uggeri ne sarà ben felice.

http://www.sands-zine.com/recensioni.php?IDrec=2279


Pedro Allosa, DubLab / Gravità Permanente

Gravità Permanente 27.01.20 - DAILY BROADCAST FROM BARCELONA

Matteo Uggeri - Family Man - The Next Wait (Infraction, 2019)
Von Tesla - In the red - Ganzfeld ( Boring Machines, 2019)
Mauro Pagani - Teneriffe - Sogno Di Una Notte D'Estate (Fonit Cetra,1983)
Cass. & Gianni Brezzo - Autoscooter - Masala Kids (Growing Bin Records, 2019)
Laura Agnusdei - Silver Lining - Night/Lights (The Tapeworm, 2017)
Johnny Mox - Spiritual void - Spiritual void (To Lose La Track, 2019)
Wow - Occhi di serpente - Come la notte (Maple Death Records/My Own Private Records, 2019)
Fitness Forever - Andre - Tonight (Elefant Records, 2017)
JuJu - Master and Servants - Maps and Territory (Fuzz Club Records, 2019)
Ingold Off Tropic - Sigla - Sigla (???, 2019 )
Daniel Vangarde - Ad Libitum (sigla TG L'Una) - Ad Libitum (Phillips. 1977)
Adriano Pappalardo - Caroline E L'uomo Nero - Oh Era Ora! (RCA Numero Uno, 2003)
Black box - Everybody Everybody - Everybody Everybody (RCA, 1990)
Antonio Sorrentino - Luna Lù - Napoli Segreta (NG Records, 2020)

http://dublab.es/gravitapermanente/


Alaine, IndieRockMag

Nous avions découvert Matteo Uggeri il y a deux ans à l'occasion d'un Open To The Sea paru chez Dronarivm et composé à quatre mains avec Enrico Coniglio. La sortie de son album The Next Wait, cette fois en solo, constitue un formidable prétexte pour se rappeler au bon souvenir de l'italien. Batteur et trompettiste de formation, Matteo Uggeri propose une odyssée ambient étouffante. Le chemin n'est pas monotone, il est jalonné de sentiers cuivrés aux vocalises tourmentées (Attesa) et avec quelques balises jazz (Take Care). Sur cet enregistrement, pensé depuis 2013 alors que sa femme Gaia qui assure la partie vocale susurrée de Family Man était enceinte, le retrait des rythmiques étonne.

Matteo Uggeri est désormais père de deux enfants âgés de cinq et deux ans auxquels il dédie ce disque, mais c'est bien de l'appréhension et des tensions familiales générées par les différentes phases du processus de paternité qu'il est ici question. Plus cristallin dans sa seconde partie, basée sur une mélodie au piano de la Japonaise Mujika Easel avec qui il avait déjà collaboré précédemment, The Next Wait prend alors une dimension aussi expérimentale que contemporaine, et s'il emprunte des virages assez secs, il ne tourne jamais en rond et ne se perd pas dans une quelconque auto-complaisance. De fait, Matteo Uggeri n'endort pas l'auditeur. En revanche, il sera bientôt l'heure de dormir pour ses enfants...

http://www.indierockmag.com/article33035.html


 

 





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